Dieci prodotti di ecodesign tra i migliori del 2014

2022-10-22 19:38:58 By : Ms. Linda Liu

Nel panorama del design sostenibile vi proponiamo dieci tra i più significativi prodotti di ecodesign presentati nel 2014 e pubblicati da Rinnovabili.it, ideati per migliorare la vita di chi li usa e per preservare l’ambiente in cui sono collocati.

Nel 1950 i designer Charles e Ray Eames  progettarono la Shell Chair. Oggi la celebre icona diviene completamente riciclabile ed ecosostenibile, utilizzando un materiale in fibra di vetro prodotta senza emissioni di VOC e HAP, negli stessi colori della sedia originale. A fine vita la fibra è macinata finemente e riutilizzata per le costruzioni stradali.

Eleganza, comfort, sette specie legnose e un peso di soli 24 grammi: queste le virtù dei primi occhiali al mondo prodotti con legno PEFC italiano, proveniente dalle foreste della provincia di Belluno, dotate di certificazione che attesta la gestione sostenibile del verde.

More Plus Desk è un tavolo realizzato in cartone, vetro, legno certificato FSC, progettato dal designer Giorgio Caporaso. È stato presentato a tutti i maggiori eventi riguardanti il tema della sostenibilità come il Salone del Mobile di Milano e il London Festival design.

L’aspetto è quello di un mobile per interni con alcune piante verdi appoggiate sopra ma si tratta, in realtà, di una tecnologia già conosciuta per raffreddare i liquidi. L’evaporazione prodotta dall’acqua contenuta nei vasi delle piante, raffredda la parte interna del mobile di almeno venti gradi e uno specchio posto in alto cattura i raggi del sole che trasformano un gas in sostanza liquida refrigerante, aumentando in questo modo l’effetto. La Coca-Cola ha sperimentato quest’apparecchio in Colombia, dove la temperatura media supera i quaranta gradi.

Current Table è il tavolo progettato dalla designer tedesca Marjan Van Aubel, pensato per spazi interni come uffici, biblioteche, ristoranti. Il piano sfrutta la tecnologia fotovoltaica ed è composto di piccole particelle in biossido di titanio, inglobate nel vetro trasparente color arancio, che catturano la luce interna della stanza e la trasformano in energia elettrica dando così la possibilità di caricare il cellulare o il pc, tramite le porte usb laterali, mentre si lavora o si legge un libro.

Un gruppo di giovani designer londinesi ha inventato Ooho, la bottiglia commestibile che può essere mangiata dopo l’uso perché prodotta con una gelatina a base di alghe. Per questo involucro, i progettisti si sono ispirati alla tecnica della sferificazione, utilizzata nella cucina molecolare, che permette di trasformare i liquidi in forme più o meno solide. Con questa idea, il giovane team composto da Rodrigo Garcia Gonzalez, Pierre Paslier e Guillame Couche si è aggiudicato il Lexus Design Award 2014.

Gli scarti di lavorazione del sughero, materiale assolutamente sostenibile, grazie al contributo dell’architetto Manuel Cason dello studio Mca & Partners, si trasformano in sgabelli. Per il modello più piccolo, che ha la forma di un tappo da spumante, sono stati riutilizzati circa settecento tappi, evitando l’immissione in atmosfera di quattordici chilogrammi di CO2.

Lo studio svedese di design Tomorrow Machine, in collaborazione con il KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, ha ideato una linea di stoviglie autopulenti grazie ad una superficie molto idrofobica, che li mantiene sempre puliti. Il loro rivestimento, infatti, è formato da una cera sciolta ad alta temperatura che impedisce a olio e sporco di rimanere sul piatto. Inclinandolo sul secchio, i residui del pasto scivolano via consentendo così un notevole risparmio idrico.

Presentato al Fuorisalone di Milano, è frutto di una ricerca promossa dall’Institute for Manufacturing della Cambridge University e utilizza la tecnologia biofotovoltaica. Il muschio è contenuto in piccoli vasi sotto il piano trasparente del tavolo che funzionano come fotobiocelle in grado di produrre 520 Joule di energia ogni giorno; in pratica le proprietà fotosintetiche della pianta innescano un processo bio-elettrochimico, durante il quale l’energia chimica è convertita in energia elettrica.

The drinkable book, questo il nome del libro che riporta le regole scritte per una corretta educazione igienico-sanitaria, mettendo in guardia dai possibili rischi e, allo stesso tempo, filtra e depura l’acqua. È realizzato con una speciale carta filtro rivestita da microparticelle in argento ed è capace di abbattere oltre il 99,9% dei batteri e degli agenti patogeni responsabili di tifo e colera, rendendo l’acqua potabile. Nato in collaborazione tra l’agenzia di creatività sociale DDB New York e gli attivisti di Water Is Life, è considerato il modo più economico sul mercato per depurare l’acqua.

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.

Lo spunto di AE per un altro oggetto in classifica riguarda l’alimentazione, tema dell’Expo di quest’anno. Esistono dei progetti di design utili a preservare i cibi piu’ a lungo, anche senza frigorifero.